L’INTERVISTA-MATTEO VAVASSORI, DIRETTORE SPORTIVO DELLO SCANZO, SI RACCONTA…

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Per l’intervista odierna ci rituffiamo nel mondo dirigenziale dello Scanzo e conosceremo Matteo Vavassori, da tre anni Direttore Sportivo dei giallorossi, che ci aiuterà a capire meglio in cosa consista il suo ruolo e ci racconterà qualcosa di lui.

 

Buongiorno Matteo. Lei ricopre la carica di Direttore Sportivo nella società giallorossa; ci aiuta a capire di più in cosa consista il Suo ruolo?

Il mio ruolo consiste nel cercare di costruire una rosa e uno staff competitivi con la collaborazione del Presidente Oberti e del DT Giugnetti; inoltre seguo la Juniores e gli Allievi cercando di trovare qualcuno, tra i nostri giovani, adatto a far parte della Prima Squadra. Infine tengo i contatti con le società che si mostrano interessate ad avere in prestito i nostri ragazzi giovani.

 

Quali caratteristiche dovrebbe avere un buon Direttore Sportivo? Sono necessari studi o corsi particolari per ottenere l’abilitazione ad occupare questa posizione?

La qualità principale che dovrebbe avere un buon DS è riuscire a conciliare gli obiettivi con il budget che la società ti mette a disposizione. Per quanto riguarda i corsi essi in teoria esistono, specie per chi lo fa come lavoro in società professionistiche, in pratica nelle categorie dalla Serie D in giù non servono corsi o esami abilitativi. Ovviamente bisogna conoscere regolamenti, modalità di tesseramento, trasferimenti e avere il tempo di poter visionare tanti giocatori.

 

Nell’opinione comune, il DS si occupa essenzialmente di fare da tramite tra società e squadra e delle trattative del calciomercato. Quale dei due momenti è quello che preferisce o in cui si trova più a Suo agio?

Sicuramente il momento più importante è il calciomercato di giugno/luglio, periodo in cui si deve costruire la nuova squadra. E’ fondamentale cercare di sbagliare il meno possibile gli acquisti e per fare ciò serve anche una buona dose di fortuna.

 

Quali sono i segreti per tenere uniti due “mondi” come spogliatoio e società?

Il segreto è semplice: è quello di far capire e condividere fin da subito lo spirito societario e affrontare le difficoltà uniti e con serenità, anche se non sempre è facile.

 

Come avviene una trattativa standard per un giocatore che vi interessa?

In primis bisogna trovare giocatori caratterialmente ed economicamente fattibili per lo Scanzo; poi si contatta il loro procuratore e si imbastisce una trattativa che viene conclusa in sede con l’avallo del Presidente.

 

Con la promozione in Serie D, nel vostro calciomercato, sono entrate in gioco dinamiche come i procuratori, le agenzie di calciatori, i rapporti con società professionistiche. Come ci si districa all’interno di queste situazioni?

Devo dire che è più semplice e piacevole trattare con le società professionistiche, anche perchè vi ho sempre trovato persone umili e disponibili. Per quanto riguarda i procuratori e le agenzie di calciatori in questi due anni di Serie D ne ho conosciute davvero molte e ogni giorno se ne presenta una nuova! Di alcuni mi fido avendo avuto modo di conoscerli e testarli nelle sessioni di mercato precedenti.

 

Reputa positivamente o negativamente le stringenti regole sui giovani che spesso costringono gli allenatori a gettare nella mischia un giovane piuttosto che affidarsi a un “vecchio”?

Credo che la norma sia giusta ma non deve cadere in esagerazioni. Tre giovani sarebbe più idoneo per la categoria, mantenendo i quattro under in categorie inferiori come Eccellenza e Promozione.

 

Come reputa la stagione dello Scanzo finora?

La definirei dignitosa; siamo nella posizione di classifica che ci eravamo prefissati a inizio anno ed ora dovremo lottare per mantenerla fino alla fine e poi chissà…

 

Quali miglioramenti dovrebbe fare lo Scanzo per diventare sempre più una società ancora più competitiva in Serie D?

Credo che quello che è stato fatto e stiamo facendo tutt’ora per la nostra società sia già oltre le aspettative. Forse un miglioramento in più potrebbe essere il riuscire a lavorare di più sui nostri giovani nei ruoli adatti alla categoria in cui gioca la Prima Squadra. Vi faccio una promessa: nei prossimi anni vi stupiremo con elementi degli anni 2001 e 2002!!

 

Come è avvenuto il Suo primo incontro con il mondo Scanzo? Che impressioni ha avuto?

Il mio primo incontro col mondo giallorosso è avvenuto nell’anno 2011/2012 come vice dell’allenatore degli Allievi Fascia B annata 1996; in seguito l’ho seguito nella sua avventura come capo allenatore della Juniores Regionale B. In entrambe le annate vincemmo il nostro campionato e in questo biennio sono subito entrato in sintonia con alcuni dirigenti e con il mondo Scanzo in generale. Poi per motivi di lavoro non ho più avuto il tempo per poter allenare e così cinque anni fa intrapresi la carriera dirigenziale, quasi per caso, nell’Adrense e poi…eccomi di nuovo qua!

 

Prima di intraprendere la carriera dirigenziale, quali altri ruoli ha ricoperto nel mondo del calcio?

Ho giocato un po’ a calcio, per poi intraprendere la carriera di allenatore nei Settori Giovanili come vice; in seguito sono diventato team manager per un anno all’Adrense e DT al Cologno Frassati, entrambe le volte in Promozione. Infine è avvenuto il ritorno a Scanzo tre anni fa in Eccellenza su volontà del Presidente Oberti e del DT Giugnetti.

 

Ha un aneddoto divertente da poter condividere con i nostri lettori?

L’anno scorso allo Stadio “Brianteo”, prima della partita contro il Monza, io, il Presidente e il DT ci siamo fatti un selfie abbracciandoci, quasi ignari della partita che dovevamo affrontare qualche istante dopo, ma commossi e orgogliosi di essere arrivati fino a lì con la nostra amata società.

 

Concludiamo l’intervista con la sua squadra dei sogni. Se avesse carta bianca sul mercato quali giocatori comprerebbe e a quale mister li affiderebbe?

Facciamo così: la regola dei giovani almeno per stavolta non la contiamo (ride, ndr). Dunque la schiererei con un 4-3-3 e la metterei nelle mani sapienti del nostro mister Valenti.

In porta Stuani, in difesa Bonfanti, Bakayoko, Paris e Guanziroli, a centrocampo Guidetti, Di Sabato e D’Errico e il tridente davanti Ferreira Pinto, Giangaspero e Ruggeri.

 

Ringaziamo il DS Vavassori per averci raccontato tutte queste cose interessanti che sicuramente interesseranno ai nostri lettori. Auguriamo a Matteo di continuare a togliersi soddisfazioni e di azzeccare gli acquisti nella società giallorossa.

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