STORIE DI…PARTITE- Sovicese-Scanzorosciate 8-9 (2-2 d.t.s.), Finale Coppa Lombardia Prima Categoria 2007-2008

 In STORIE DI...PARTITE

Seconda nuova rubrica dedicata ai nostri tifosi sul sito dello Scanzo: STORIE DI…PARTITE.

Essa consiste in un racconto a puntate di alcune partite, recenti e non, che hanno fatto la storia di questa società, raccontate per mezzo delle voci dei protagonisti, di coloro che dal campo o dalla tribuna sono stati testimoni di queste pagine indelebili nella memoria dei cuori giallorossi.

La rubrica verrà pubblicata ogni primo e terzo martedì del mese (quindi ogni due settimane) e vi terrà compagnia sino al termine della prossima stagione. Che dire: preparatevi a un viaggio nella storia del calcio scanzese!!

La prima partita che vi proponiamo è quella citata dal nostro presidente Oberti nella sua recente intervista, ovvero la finale di Coppa Lombardia di Prima Categoria del 2008, disputata giovedì 1 maggio a Cambiago (MI) tra la Sovicese e ovviamente lo Scanzorosciate.

Lo Scanzo arriva a quella finale dopo aver sconfitto la Sangiulianese in semifinale per 4-1 (1-0 e 3-1 i risultati nel confronto andata/ritorno), mentre la Sovicese, squadra monzese, aveva eliminato la Bustese (oggi in Serie D nel girone dello Scanzo) in virtù del pareggio con goal maturato in trasferta. In campionato i ragazzi giallorossi, guidati da mister Grigis, avevano terminato la stagione al 5° posto in classifica e ciò rese la finale di Coppa l’unica via per tentare di raggiungere la Promozione, categoria inaspettatamente lasciata l’anno prima a seguito della retrocessione. Per arrivare in fondo alla manifestazione, quindi, la squadra, anche inconsciamente, aveva lasciato perdere la rincorsa alla testa della classifica in campionato per concentrarsi sulle sfide a eliminazione diretta del torneo regionale.

A Cambiago giunsero ben tre pullman di sostenitori giallorossi che colorarono la tribuna con i nostri colori sociali facendo sentire la squadra quasi a casa, proprio come ricorda Marco Alborghetti, in campo proprio in quella finale che gentilmente ha ricordato per noi le sensazioni di quel giorno: <<Ricordo il grande pubblico al seguito, la tribuna colorata di magliette giallorosse, davvero uno spettacolo! Nello spogliatoio regnava un silenzio irreale, facce concentratissime e tesissime perché ci giocavamo tutto in una partita e quando arrivi ad una finale sei lì ad un passo dalla vittoria e la tensione inevitabilmente sale a livelli altissimi>>.

La partita si dimostra tirata sin da subito con la Sovicese che passa in vantaggio ma viene raggiunta nei tempi regolamentari da un colpo di testa di Maggioni. Dopo i novanta minuti, si va quindi ai tempi supplementari dove è ancora una volta la Sovicese a passare in vantaggio. Ma, quando le cose sembravano andare per il peggio, ecco la zampata da dentro l’area avversaria di Siccardi che fissa il risultato sul 2-2, portando quindi il match alla roulette dei calci di rigore. <<La Sovicese era una gran bella squadra e durante la partita ricordo di aver avuto in qualche frangente il pensiero di non farcela, perché nel reparto avanzato erano veramente forti e ci fecero soffrire per 120 minuti. Ma la nostra squadra aveva un grande carattere che ci portò a credere sempre nella rimonta, che poi si concretizzò davvero e per ben due volte!>> ammette sempre Marco.

Ai calci di rigore, finiti a oltranza, ecco che il nuovo eroe giallorosso diventa il nostro estremo difensore, Andrea Regazzoni, che riuscì a parare due rigori avversari e ci permise di portare a casa la coppa con il risultato complessivo di 9-8. La tribuna e i giocatori in campo esplosero di felicità, compreso il presidente Oberti che camminando avanti e indietro per la tensione aveva “scavato un solco” nel corsello che portava dagli spogliatoi al terreno di gioco. Retrocessione vendicata, quindi, e promozione in Promozione (scusate il gioco di parole) ottenuta per la stagione successiva. Conclude Alborghetti <<E’ stata sicuramente una delle più belle soddisfazioni personali. Una cavalcata lunga e difficile ma con un finale che porterò sempre dentro di me e che sarò sempre felice di raccontare. FORZA SCANZO!>>.

Una finale epica, dunque, vinta soffrendo come la stragrande maggioranza delle partite decisive giocate dallo Scanzo anche negli ultimi anni ma che proprio per questo lascia sempre bellissimi ricordi nella mente di chi c’era e di chi l’ha giocata.

 

 

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