STORIE DI…PARTITE: SCANZOROSCIATE-PEDRENGO 3-0, 24 APRILE 1994

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Per raccontare la partita storica di oggi bisogna tornare indietro addirittura al millennio passato, perchè il match in questione è stato giocato negli anni ’90, quando la maggior parte dei giocatori oggi presenti nelle rose dello Scanzo neanche era nato. L’incontro che vogliamo raccontarvi oggi è importante per due motivi: il primo è che è un derby e i derby si sa fanno storia a sè; il secondo è che se con un derby riesci a vincere un campionato e, nel frattempo, condannare i rivali di sempre alla retrocessione il tutto assume una cornice difficilmente ripetibile, che sicuramente interesserà molto i nostri sostenitori.

Siamo al 24 aprile del 1994 e l’ultima giornata del campionato di Seconda Categoria pone di fronte un derby ricco di suspance tra lo Scanzorosciate e i vicini del Pedrengo; in palio per i giallorossi la promozione all’agognata Prima Categoria, per gli ospiti la permanenza in categoria. Lo Scanzo arriva a quel pomeriggio con una tensione che si potrebbe tagliare con il coltello, dal momento che la settimana prima ha buttato via il primo match point promozione perdendo contro l’Aurora Seriate: i giallorossi, quindi, sono costretti a fare almeno un punto per vincere il campionato. A questo proposito, ricorda il giocatore giallorosso Johnny Boni, all’epoca in campo: <<Io ero di Pedrengo, perciò nelle settimane precedenti gli amici e i conoscenti del mio paese mi chiesero quasi di fare una combine che accontentasse tutti! Ma, nella riunione pre-partita, che si faceva sempre in sede, l’allenatore, Elvezio Bertocchi, ci disse di giocare per vincere, per evitare spiacevoli episodi (un goal all’ultimo minuto per esempio) che potevano mandare all’aria un campionato.>>

La squadra si basava su un gruppo dall’età media abbastanza bassa, forte però di una difesa di ferro che le aveva permesso di recuperare un brutto inizio (dopo sette giornate aveva già 4 punti di svantaggio dalla testa della classifica, con la vittoria che valeva ancora 2 punti) grazie a una serie di 10 vittorie consecutive, di cui molte col minimo scarto. Il copione di tante partite era stato quindi quello di passare in vantaggio, grazie all’annata di grazia delle nostre punte Giugno e Facchinetti, e poi arroccarsi dietro, con la consapevolezza che difficilmente gli avversari sarebbero riusciti a segnare.

La partita inizia quindi con lo Scanzo che spinge sull’acceleratore e infatti al 7′ è già in vantaggio, grazie a Facchinetti che insacca con uno stacco imperioso sul cross di Giugno. Al 35′ è di nuovo Facchinetti a bucare il portiere avversario con un sinistro imparabile, dopo aver recuperato palla a centrocampo.

Nella ripresa il Pedrengo si butta a capofitto in avanti per cercare l’impresa impossibile ma le velleità ospiti si spengono sulla traversa colpita da Pievani su punizione. Al 75′ poi ancora Facchinetti, davvero incontenibile in questa giornata, sfrutta l’assist di Marco Boni e batte Baldi per la terza volta.

A fine partita può così scoppiare la gioia del presidente Cucchi e del segretario Oberti, che finalmente ottennero la tanto agognata promozione in Prima Categoria, che avevano assaggiato solo per un anno sul finire degli anni Ottanta. Per Boni, invece, una gioia a metà, come ammette lui stesso: <<E’ chiaro che dopo un campionato così lungo e che mi aveva tolto molte energie (in panchina potevano andare solo 5 giocatori e le rose non superavano mai i 18 elementi, ndr), condotto quasi sempre in testa, ero molto felice per il risultato ottenuto. Nello stesso tempo, però, dall’altra parte c’erano persone che comunque conoscevo, essendo miei compaesani, che erano abbattuti perchè per loro quella sconfitta significò la retrocessione ed ero molto dispiaciuto per loro.>>

Una giornata perfetta quindi per lo Scanzo che stravinse quell’incontro, meritandosi sicuramente la promozione nella categoria superiore, che diventerà il primo passo per la grande scalata che ha portato i giallorossi addirittura in serie D. Conclude Boni: <<Sul momento ovviamente non ci pensi, ma dopo 23 anni, vedendo dove siamo arrivati come società, sono davvero orgoglioso di aver messo il primo mattoncino per far sì che questa società ottenesse un qualcosa di insperato e incredibile.>>

FORMAZIONE (in rigoroso ordine di numero come voleva allora la tradizione): Caglioni (80′ Poli), Locatelli, J.Boni, Beretta, Faccagni, Magri, Longhi, M.Boni (70′ Terzi), Giugno, Marco Boni, Facchinetti. ALL: Bertocchi

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